V for Vendetta (Alan Moore – David Lloyd, 1982 – 1985)

Una delle cose più incredibili che abbia mai letto e visto, una storia che contiene tante altre storie e parla di molti argomenti.

Innanzitutto è la storia di un’utopia, del sogno anarchico di V, deciso a distruggere l’ordine imposto dal partito fascista, per permettere la creazione di un ordine volontario, senza padroni.

È la storia di Evey Hammond, sedicenne orfana salvata da V e da lui istruita e iniziata all’anarchia.

È la somma di tante altre storie, di persone intrappolate nella prigione di uno stato totalitario, alcune se ne nutrono e lo alimentano, altre riusciranno a fuggirne.

I due personaggi principali sono eccezionali, il loro rapporto è uno dei punti di forza del fumetto, tanto è flemmatico, paziente e lucido V quanto è nervosa e frenetica Evey.

Il risultato finale è una graphic novel che ha pochi momenti di stanca, in cui ogni frase, ogni sequenza, ogni vignetta sembra essere definitiva, racconta di come è facile perdere la libertà e di come sia difficile (se non impossibile) riprendersela, racconta la crescita di una persona, della necessità di imparare prima di agire, del fatto che “Giustizia nulla significa senza Libertà”.

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